Significato di Sensei corretto
Studiando Karate nessuno potrà sostituire la figura del sensei. La parola, costituita da due ideogrammi sen che significa avanti e sei che significa vita, vuole significare colui che è avanti nella vita. Il sensei dunque è la guida, colui che è più esperto, vecchio di pratica e merita ogni rispetto. Il sensei ha a cuore la vita degli allievi e crede nel suo insegnamento. Mostrate rispetto ed ascoltate il vostro sensei. Non vuole essere il migliore, vuole solo mostrarvi la via e nel farlo ha bisogno della vostra fiducia. Il vero sensei è anche sensei nella vita e non solo nel dojo. Seguendolo forse un giorno potrete essere non solo bravi praticanti ma uomini migliori nella vita.
Intervento del Sensei ad un Congresso sulle Arti Marziali
"Le arti Marziali tradizionali nascono dall’istinto innato dell’uomo all'autodifesa e sviluppano attraverso l’osservazione razionale dei movimenti degli animali in fase di combattimento una serie di tecniche marziali atte a metterlo nelle condizioni di difendersi efficacemente sia dagli attacchi ( armati e non ) di altri uomini sia da quelli degli stessi animali osservati. Nel lontano passato i primi studiosi si resero conto che il raggiungimento di un buon livello di preparazione e di efficacia in queste arti marziali , oltre allo sviluppo di doti fisico atletiche , un totale miglioramento di se stessi come uomini ovvero un evoluzione delle doti psico-spirituali che appartengono all'umanità , essendo iscritte nel codice genetico del progetto uomo e che la caratterizzano rendendola degna di essere chiamata tale . E’ interessante sottolineare che stati mentali quali il rispetto della disciplina interna, il controllo delle emozioni anche nei frangenti piu’ interni , la resistenza alla fatica fisica ed intellettuale , la costante cura verso il rafforzamento caratteriale , la tensione alla purificazione spirituale raggiunti durante duri allenamenti vengono trasposti dal praticante (prima inconsapevolmente poi lentamente in maniera sempre piu’ cosciente) dalla palestra alla propria vita , il quale migliora il proprio modo di rapportarsi agli altri e agli eventi divenendo sempre piu’ equilibrato ( puro ) nel corpo e nell’anima . Comprendiamo , in questo modo , che queste discipline antiche così come tutte quelle che sono praticate nella tensione e nella cosciente volontà del miglioramento di se stessi diventano un cammino mistico ossia il tentativo attraverso una serie di atti fisici , stati mentali a regole di vita dedotte e applicate di avere dei contatti , di appropriarsi e infine di ricongiungersi con ciò che si vuole chiamare energia vitale ordinatrice , fuoco creatore o in termini piu’ religiosi “ Dio “ . Il ricongiungimento con quella energia viene definito dal Buddismo ( religione che ha introdotto le arti marziali all’interno del suo apparato considerandole utili allo sviluppo mistico dell’uomo ) Illuminazione . Le arti marziali , sono se vogliamo intenderle ancora piu’ approfonditamente e spiritualmente una lotta che ogni praticante intraprende con se stesso per liberarsi da forze negative interne ed esterne che la limitano fisicamente e mentalmente affliggendolo e rendendolo infelice . Arti marziali dunque come rivoluzione interiore per il raggiungimento della libertà individuale politicamente. Contrapposte alle Istituzioni sociali che limitano, controllano per fini economico utilitaristici e smorzano ogni slancio vitale , ogni affermazione e manifestazione del potere delle reali doti umane che tutti gli uomini possiedono e che ogni vera arte sviluppa , perché avvertite come destabilizzanti e sovversive di un potere di pochi fondato sul controllo mentale delle masse . Questa forma di potere si è molto sviluppata nella nostra era perché la civiltà moderna ha raggiunto conoscenze tecniche in ogni campo psicologico e mentale così avanzate che permettono a chi è nella condizione di utilizzarle di avere un controllo quasi assoluto sulla mente dell’uomo medio . Lo sport professionistico inteso come lo è ormai da tempo è una delle piu’ eclatanti manifestazioni di questo tipo di società consumistica e chiaramente la arti marziali ( e non ) tradizionali sono in netta contrapposizione con esso in quanto il suo spirito non rappresenta e non è piu’ una via per migliorare se stessi neanche nella piu’ superficiale della eccezioni con cui possiamo intendere questo concetto ma non è altro che una misera competizione fine a se stessa e gli atleti sono solamente ed esclusivamente addestrati come cani da combattimento a mettere a mettere in atto qualsiasi mezzo per vincerla e per divertire un pubblico al quale ormai interessa soltanto provare l’emozione di vedere vincere la propria squadra perché per la nostra società ormai l’importante è vincere o meglio apparire come vincenti ( mai quanto oggi l’apparire ha sovrastato l’essere ) anche immeritatamente , anche con l’inganno piu’ meschino , anche se si è evidentemente inferiori ed urlarlo ai perdenti con il barbarico ghigno beffardo dell’idiota. Che degrado ! che vergogna ! E’ proprio il caso di dirlo . Gioventu’ aitanti che , inconsapevolmente barattano le proprie doti , la propria evoluzione per avere una approvazione sociale e che spesso mettono a rischio la propria salute fisica allo scopo di raggiungere nuovi finti record utilizzando farmaci pericolosi che mistificano aumentandole innaturalmente e limitatamente nel tempo le naturali capacità atletiche di ogni uomo . Dunque rinunciano ( ribadisco per la maggior parte inconsapevolmente ) alla propria autenticità atletica ed interiore per avere in cambio una maschera da indossare e l’insulsa approvazione di un pubblico sconsiderato. Dunque dei perdenti con se stessi che la società ,illudendoli, chiama vincenti campioni.Amaro paradosso di sfortunate vite ingabbiate sul nascere . L’artista marziale è l’esatta antitesi dello sportivo professionista , egli non cerca la vittoria sul campo ma su se stesso , sui propri limiti , non cerca di vincere l’altro da di convincerlo che significa esattamente dall’eccezione etimologica del termine un vincere. Ossia vincere con , vincere insieme cioè di migliorarlo e di migliorarsi attraverso lo scontro che deve sempre trasformarsi in un incontro proficuo per entrambi . Non cerca il successo e l’approvazione sociale ma con modestia e pazienza lavora su se stesso per evolversi sempre di piu’ per raggiungere la propria illuminazione anche se ciò si contrappone ai valori dominanti."
Maestro Francesco Cuzzocrea
Lettera della Signora Piera
Sono una sessantenne e frequento una palestra di ginnastica . Ho voluto iniziare presentandomi , anche se la mia età non è esattamente la piu’ idonea a fare l’atleta . infatti io non vado in palestra con l’intento di diventare una specialista in qualche disciplina , bensì con la speranza di migliorare le condizioni fisiche del mio corpo ed allontanare il piu’ possibile i malanni ed i guai che l’età comporta .
La palestra che frequento si chiama Okinawan Go- ju-Ryu – Karate- Do e dal nome si evince subito che ha un indirizzo orientaleggiante . infatti è una palestra di Karate-Do .
Vi chiederete cosa può fare una sessantenne con il Karategi ( la divisa ) e le varie cinture che ne garantiscono il livello . Niente di tutto questo . Nella palestra di cui sopra , diretta dal Maestro Francesco Cuzzocrea , non si fa solo Karate , ma anche ginnastica , e precisamente Jun Biondo .
Ed è l’attività idonea a persone adulte , che non avrebbero i requisiti ed il desiderio di competere in una disciplina quantomeno inusuale .
Il maestro inizia l’attività relativa alla ginnastica con esercizi che riguardano tutte le parti del corpo . La vita sedentaria che molti di noi conducono nell’orario di lavoro ci obbliga a stare fermi . Gli esercizi , alcuni dolci e non difficili , altri piu’ impegnativi , mettono in funzione tutti i muscoli del corpo , piedi , mani , collo , testa , gambe , tronco , ecc. sono in movimento , con atteggiamenti mirati ad allenare i muscoli ed a rinforzarli . Un cenno particolare devo dedicarlo ai cosiddetti “ addominali “ , esercizi che rinforzano i muscoli dell’addome , rilassati e flaccidi in persone di una certa età . Il tutto avviene sotto la guida del Maestro , che per primo esegue l’esercizio proposto e lo continua per tutto il tempo utile , previsto per noi discenti .
La palestra è frequentata da tutti , nel senso che sono ammessi maschi e femmine senza limiti di età . E’ un ambiente dove si impara la disciplina : si lavora tutti insieme , nel tempo previsto , osservando l’esempio dato dal Maestro e occupandoci dei nostri sforzi e dei risultati ottenuti , ognuno per ciò che lo riguarda .
E’ inoltre un ambiente sano ( non si fuma , non si chiacchiera ) dove vige il rispetto reciproco ed una cordiale amicizia . si presentano occasioni di conoscenza e di incontri . Spesso il tutto si traduce anche in possibilità di trascorrere piacevoli serate insieme in una pizzeria o nella stessa palestra , in compagnia di dolci e bevande .
Un’ultima considerazione fatta da me e che spesso serva anche agli altri : trovate un’amica o piu’ amiche con cui andare in palestra ; serve per sentirsi impegnate alla frequenza , mentre da sole può succedere che ci si concedono vacanze per pigrizia o altro .
Ginnastica Dolce Stretching
Il corpo amico
I corsi di ginnastica dolce e stretching si propongono di aiutare a risolvere tensioni, blocchi muscolari ed energetici, contratture. Gli esercizi di allungamento muscolare e mobilizzazione delle articolazioni sono semplici, adatti a tutti ed a tutte le età; unico requisito la voglia di fare qualcosa per sé. Grazie ad un sapiente lavoro sul proprio corpo, ognuno può assaporare un nuovo stato di benessere sin dalle prime sedute. In breve tempo si migliora la postura, la pancia può rientrare, il dorso si raddrizza, la respirazione migliora. La ginnastica dolce e lo stretching possono essere utili nel miglioramento delle cosiddette "cervicali", nei dolori lombari e nelle sciatiche; donano benessere e rilassamento.
Articolo "Reggio Calabria - Riferimento italiano del Karate" publicatto nel website Samurai Service
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